AMO GENOVA E IL SUO MARE
Questo è un salotto dove si parla molto di vela perchè io ne sono innamorato e mi piace incontrare amici che hanno la stessa mia passione.
Ho iniziato a veleggiare con una deriva serie " U " che si chiamava VRIN 8° che era stata del famoso CORTESE, un campione che ha dato filo da torcere anche a CROCE.
Era l'anno 1959.
Il mio primo cabinato a vela l'ho comperato nel 1973, era un SUPERJET di mt 6, con il quale ho fatto molte crociere con mia moglie.
Nel 1977 ho cambiato barca con una autocostruita in compensato marino di mt 7,30 .
Il suo nome era " BARABBA " ed era molto veloce oltre che essere una barca molto marina.
Durante una crociera abbiamo preso mare forza 8 e siamo stati in balia del mare per 2gg ma grazie a quella barca ci siamo salvati.
Cosi non è stato per una barca che è affondata nell'entrare in porto a Livorno e che io ho acquistato come rottame.
Dopo averla riparata e venduto il Barabba e diventata la mia barca preferita.
Era del tipo " LAMBRUSCO " Misurava mt 8,70 ed era molto comoda oltre che veloce e ci ha permesso di arrivare in Corsica, Sardegna, e girato quasi tutto il mar Tirreno.
Nel 1986 l'ho venduta e sono stato senza barca sino al 1999 accontentandomi di andare a cavallo per quasi 12 anni.
Nel 1998 mi hanno scoperto un cancro ad un rene con metastasi al polmone e dovevo morire in quanto inoperabile.
Invece un chirurgo d'eccezione ( Prof. Bruttini ) decise di operarmi prevedendo che sarei morto sotto i ferri.
Non sono morto, ma ha dovuto intervenire anche un altro bravo medico ocologico ( prof. MENCOBONI ) per quello che riguardava il polmone e anche lui mi dava per spacciato ma ha continuato a curarmi.
Forse sono state le sue cure o forse è stata la barca a vela che mi sono comprato nel 1999 che mi ha salvato.
Infatti anche sotto chemio ho ricominciato ad andare in barca .
Uscivo in mare tutti i giorni ed ho persino fatto regate tant'è
che sono ancora vivo.
La barca miracolosa era del tipo " CARTEFUR 681 " che mio nipote l'ha chiamata " FLY FLY " ed è stata mia compagna sino al 2005.
Quell'anno ho avuto la fortuna di trovare una barca piu grande ad un prezzo accessibile di compensato marino de tipo " EM 8,50 ".
Anche questa si chiama BARABBA e l'ho attrezzata per fare lunghe traversate ma per adesso mi sono accontentato di costeggiare la Liguria anche perche ho 67 anni e non mi sento molto sicuro della mia resistenza fisica, ma mi sto alllenando e un giorno partiro per terre assai lontane.
Chi vuol venire?
Ho iniziato a veleggiare con una deriva serie " U " che si chiamava VRIN 8° che era stata del famoso CORTESE, un campione che ha dato filo da torcere anche a CROCE.
Era l'anno 1959.
Il mio primo cabinato a vela l'ho comperato nel 1973, era un SUPERJET di mt 6, con il quale ho fatto molte crociere con mia moglie.
Nel 1977 ho cambiato barca con una autocostruita in compensato marino di mt 7,30 .
Il suo nome era " BARABBA " ed era molto veloce oltre che essere una barca molto marina.
Durante una crociera abbiamo preso mare forza 8 e siamo stati in balia del mare per 2gg ma grazie a quella barca ci siamo salvati.
Cosi non è stato per una barca che è affondata nell'entrare in porto a Livorno e che io ho acquistato come rottame.
Dopo averla riparata e venduto il Barabba e diventata la mia barca preferita.
Era del tipo " LAMBRUSCO " Misurava mt 8,70 ed era molto comoda oltre che veloce e ci ha permesso di arrivare in Corsica, Sardegna, e girato quasi tutto il mar Tirreno.
Nel 1986 l'ho venduta e sono stato senza barca sino al 1999 accontentandomi di andare a cavallo per quasi 12 anni.
Nel 1998 mi hanno scoperto un cancro ad un rene con metastasi al polmone e dovevo morire in quanto inoperabile.
Invece un chirurgo d'eccezione ( Prof. Bruttini ) decise di operarmi prevedendo che sarei morto sotto i ferri.
Non sono morto, ma ha dovuto intervenire anche un altro bravo medico ocologico ( prof. MENCOBONI ) per quello che riguardava il polmone e anche lui mi dava per spacciato ma ha continuato a curarmi.
Forse sono state le sue cure o forse è stata la barca a vela che mi sono comprato nel 1999 che mi ha salvato.
Infatti anche sotto chemio ho ricominciato ad andare in barca .
Uscivo in mare tutti i giorni ed ho persino fatto regate tant'è
che sono ancora vivo.
La barca miracolosa era del tipo " CARTEFUR 681 " che mio nipote l'ha chiamata " FLY FLY " ed è stata mia compagna sino al 2005.
Quell'anno ho avuto la fortuna di trovare una barca piu grande ad un prezzo accessibile di compensato marino de tipo " EM 8,50 ".
Anche questa si chiama BARABBA e l'ho attrezzata per fare lunghe traversate ma per adesso mi sono accontentato di costeggiare la Liguria anche perche ho 67 anni e non mi sento molto sicuro della mia resistenza fisica, ma mi sto alllenando e un giorno partiro per terre assai lontane.
Chi vuol venire?
martedì 28 luglio 2009
La MILLE VELE 2009
Anche quest'anno la SAPELLO 1952 si e' presentata numerosa sulla linea di partenza con 5 imbarcazioni.
Prode Guerriero, Niva, Lulu, Lampedusa, Barabba e Pinot al colpo di cannone si sono lanciati nella mischia di partenza come buffali inferociti scompaginando gli avversari piu forti e attrezzati.
Le 380 imbarcazioni partecipanti, di cui la meta estremamente sofisticate, hanno faticato a tenere il passo degli skipper praesi.
Tirata a lucido, con un equipaggio compatto, omogeneo seppur appesantito da atleti della stazza di Sergio Tuo, Tubico Silvano, Gianni e Francesco, fruttando la sua potenza e una notevole abilita' tattica, l'imbarcazione BARABBA si e' portata presto nelle prime file sbaragliando barche di grandi dimensioni e piu competitive arrivando 10° nella sua categoria.
Per quanto riguarda le altre barche del Circolo Sapello purtroppo la gara " Sociale" non ha avuto storia in quanto sono state "stracciate" dal Barabba che le ha lasciate nella scia per tutta la gara.
Le speranze di NIVA che alla partenza era data per "vincitrice" e Pinot uscito dal cantiere alleggerito e trasformato in macchina da regata si sono perse soccombendo miseramente alla stragrande superiorita del BARABBA.
Un elogio particolare all'abilissimo timoniere Tuo Sergio che malgrado la veneranda eta ha dimostrato di essere tra i migliori skipper della manifestazione coadiuvato al timone da Tubico che si e' dimostrato un ottimo avvistatore di boe e da Gianni che spostando il suo enorme peso
dava l'assetto giusto alla barca mentre Francesco, prodiere d'eccezione, compiva manovre acrobatiche con il Genoa e i fiocchi.
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