2 Giugno 2008 festa della Repubblica ma festa anche della " VELA " genovese.
380 imbarcazioni sono sfilate davanti a corso Italia pronte sfidarsi in questa regata che ormai è diventata l'appuntamento piu importante e folcloristico dei VELISTI genovesi.
Una festa del mare veramente grandiosa dove le vele bianche e gli spinnaker hanno pennellato di colori l'azzurro del mare creando un quadro di grande bellezza.
Ho partecipato a questo evvento con grande entusiasmo e felice di poter vedere da vicino alcune delle barche piu potenti e veloci che da anni regatano in tutti i mari.
E la festa piu democratica che si puo immaginare dove dai miliardari e agli operai si sfidano alla pari e senza pregiudizi e per questo giorno accomunati dalla passione del mare si guardano con simpatia.
Il gruppo Vela della PRA SAPELLO 1952 si è presentato alla linea di partenza con ben 7 imbarcazioni consapevoli di non essere all'altezza degli avversari sotto il profilo agonistico,
ma sicuramente tra i primi per la passione e voglia di aggregazione con gli altri Circoli.
All'interno di questa manifestazione abbiamo inserito la ns REGATA SOCIALE e volutamente tutto il gruppo si è voluto tenere nelle retrovie arrivando compatto al traguardo appena prima dello scadere del tempo massimo.
Metto da parte la mia ben nota modestia per inneggiare alla vittoria di un grandioso BARABBA
che timonato in bolina dal sottoscritto e portato alla vittoria sotto spinnaker dal grande TUBICO
ha sbaragliato gli amici del circolo.
Abbiamo dovuto trattenere la mia barca che si voleva avventare al gruppo di testa della manifestazione per rimanere nelle retrovie, ma una volta liberata si è avventata con rabbia nelle onde catturando il vento con prepotenza e come una donna fremente di passione è corsa all'appuntamento col suo amante IL TRAGUARDO.
Il mingherlino PRODE GUERRIERO giallo di rabbia è arrivato 2° dopo una serie smisurata di errori e di bordi sbagliati vincendo di pochi centimetri il vecchio LAMPEDUSA timonato da
CASTELLO, ottimo macchinista delle ffss che sta cercando ancora di capire la differenza tra un locomotore e una barca, 4° OM che appesantito da strumenti elettronici nuova generazione, varie e moderne tecnologie e ornamenti vari non si è potuto esprimere in tutta la sua potenza
arrivando appena prima del famigerato PINOT che appena uscito da un restauro che ha riportato alla luce la sua folkloristica bellezza che ricorda i carrettini siciliani si è volutamente impegnato a chiudere la manifestazione arrivando allo scadere dell'ultimo secondo.
AMO GENOVA E IL SUO MARE
Questo è un salotto dove si parla molto di vela perchè io ne sono innamorato e mi piace incontrare amici che hanno la stessa mia passione.
Ho iniziato a veleggiare con una deriva serie " U " che si chiamava VRIN 8° che era stata del famoso CORTESE, un campione che ha dato filo da torcere anche a CROCE.
Era l'anno 1959.
Il mio primo cabinato a vela l'ho comperato nel 1973, era un SUPERJET di mt 6, con il quale ho fatto molte crociere con mia moglie.
Nel 1977 ho cambiato barca con una autocostruita in compensato marino di mt 7,30 .
Il suo nome era " BARABBA " ed era molto veloce oltre che essere una barca molto marina.
Durante una crociera abbiamo preso mare forza 8 e siamo stati in balia del mare per 2gg ma grazie a quella barca ci siamo salvati.
Cosi non è stato per una barca che è affondata nell'entrare in porto a Livorno e che io ho acquistato come rottame.
Dopo averla riparata e venduto il Barabba e diventata la mia barca preferita.
Era del tipo " LAMBRUSCO " Misurava mt 8,70 ed era molto comoda oltre che veloce e ci ha permesso di arrivare in Corsica, Sardegna, e girato quasi tutto il mar Tirreno.
Nel 1986 l'ho venduta e sono stato senza barca sino al 1999 accontentandomi di andare a cavallo per quasi 12 anni.
Nel 1998 mi hanno scoperto un cancro ad un rene con metastasi al polmone e dovevo morire in quanto inoperabile.
Invece un chirurgo d'eccezione ( Prof. Bruttini ) decise di operarmi prevedendo che sarei morto sotto i ferri.
Non sono morto, ma ha dovuto intervenire anche un altro bravo medico ocologico ( prof. MENCOBONI ) per quello che riguardava il polmone e anche lui mi dava per spacciato ma ha continuato a curarmi.
Forse sono state le sue cure o forse è stata la barca a vela che mi sono comprato nel 1999 che mi ha salvato.
Infatti anche sotto chemio ho ricominciato ad andare in barca .
Uscivo in mare tutti i giorni ed ho persino fatto regate tant'è
che sono ancora vivo.
La barca miracolosa era del tipo " CARTEFUR 681 " che mio nipote l'ha chiamata " FLY FLY " ed è stata mia compagna sino al 2005.
Quell'anno ho avuto la fortuna di trovare una barca piu grande ad un prezzo accessibile di compensato marino de tipo " EM 8,50 ".
Anche questa si chiama BARABBA e l'ho attrezzata per fare lunghe traversate ma per adesso mi sono accontentato di costeggiare la Liguria anche perche ho 67 anni e non mi sento molto sicuro della mia resistenza fisica, ma mi sto alllenando e un giorno partiro per terre assai lontane.
Chi vuol venire?
Ho iniziato a veleggiare con una deriva serie " U " che si chiamava VRIN 8° che era stata del famoso CORTESE, un campione che ha dato filo da torcere anche a CROCE.
Era l'anno 1959.
Il mio primo cabinato a vela l'ho comperato nel 1973, era un SUPERJET di mt 6, con il quale ho fatto molte crociere con mia moglie.
Nel 1977 ho cambiato barca con una autocostruita in compensato marino di mt 7,30 .
Il suo nome era " BARABBA " ed era molto veloce oltre che essere una barca molto marina.
Durante una crociera abbiamo preso mare forza 8 e siamo stati in balia del mare per 2gg ma grazie a quella barca ci siamo salvati.
Cosi non è stato per una barca che è affondata nell'entrare in porto a Livorno e che io ho acquistato come rottame.
Dopo averla riparata e venduto il Barabba e diventata la mia barca preferita.
Era del tipo " LAMBRUSCO " Misurava mt 8,70 ed era molto comoda oltre che veloce e ci ha permesso di arrivare in Corsica, Sardegna, e girato quasi tutto il mar Tirreno.
Nel 1986 l'ho venduta e sono stato senza barca sino al 1999 accontentandomi di andare a cavallo per quasi 12 anni.
Nel 1998 mi hanno scoperto un cancro ad un rene con metastasi al polmone e dovevo morire in quanto inoperabile.
Invece un chirurgo d'eccezione ( Prof. Bruttini ) decise di operarmi prevedendo che sarei morto sotto i ferri.
Non sono morto, ma ha dovuto intervenire anche un altro bravo medico ocologico ( prof. MENCOBONI ) per quello che riguardava il polmone e anche lui mi dava per spacciato ma ha continuato a curarmi.
Forse sono state le sue cure o forse è stata la barca a vela che mi sono comprato nel 1999 che mi ha salvato.
Infatti anche sotto chemio ho ricominciato ad andare in barca .
Uscivo in mare tutti i giorni ed ho persino fatto regate tant'è
che sono ancora vivo.
La barca miracolosa era del tipo " CARTEFUR 681 " che mio nipote l'ha chiamata " FLY FLY " ed è stata mia compagna sino al 2005.
Quell'anno ho avuto la fortuna di trovare una barca piu grande ad un prezzo accessibile di compensato marino de tipo " EM 8,50 ".
Anche questa si chiama BARABBA e l'ho attrezzata per fare lunghe traversate ma per adesso mi sono accontentato di costeggiare la Liguria anche perche ho 67 anni e non mi sento molto sicuro della mia resistenza fisica, ma mi sto alllenando e un giorno partiro per terre assai lontane.
Chi vuol venire?
martedì 3 giugno 2008
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